Ultima modifica: 9 Marzo 2016

Discalculia

La discalculia evolutiva (D.E.) è una disabilità di origine congenita e di natura neuropsicologica che impedisce a soggetti intellettivamente normodotati di raggiungere adeguati livelli di rapidità e di correttezza in operazioni di calcolo (calcolo a mente, anche molto semplice, algoritmo delle operazioni in colonna, immagazzinamento di fatti aritmetici come le tabelline), e di processamento numerico (enumerazione avanti ed indietro, lettura e scrittura di numeri, giudizi di grandezza tra numeri). Dunque riguarda la parte esecutiva della matematica e ostacola quelle operazioni che normalmente dopo un certo periodo di esercizio tutti i bambini svolgono automaticamente, senza la necessità di particolari livelli attentivi. La discalculia a volte può ostacolare l’efficienza del ragionamento aritmetico e del problem solving matematico (concetti matematici, soluzione di problemi), competenze che altrimenti sarebbero integre.

La discalculia viene suddivisa in primaria e secondaria:
– la discalculia primaria rappresenta il disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche
– la discalculia secondaria si presenta associata ad altri problemi di apprendimento, quali la dislessia, la disgrafia, ecc. In queste situazioni ci si occuperà soprattutto del problema dislessia e della sua riabilitazione.
Bisogna intervenire all’origine del problema e non sul disturbo di calcolo in sé, che da solo non darebbe risultati soddisfacenti.

I bambini discalculici hanno frequentemente queste difficoltà:
– difficoltà nell’identificare i numeri e nello scriverli, in particolare se sono lunghi con molte cifre
– difficoltà nel riconoscere le unità che compongono un numero
– difficoltà nell’identificare i rapporti fra le cifre all’interno di un numero
– difficoltà nel saper scrivere numeri sotto dettatura
– difficoltà nel numerare in senso progressivo ascendente e discendente
– difficoltà nello svolgimento delle quattro operazioni matematiche
– difficoltà nel cogliere nessi e relazioni matematiche
– difficoltà nell’associare ad una certa quantità il numero corrispondente
– difficoltà nell’imparare il significato dei segni (più, meno, per e diviso)
– difficoltà ad analizzare e riconoscere i dati che permettono la soluzione di un problema
– difficoltà nell’apprendere le regole dei calcoli (prestito, riporto, incolonnamento, ecc.)
– difficoltà nell’apprendere semplici operazioni come ad esempio le tabellone, i cui risultati vengono ottenuti in modo automatico senza ricorrere a difficili procedure di calcolo
– difficoltà di organizzazione spazio-temporale e visuo-spaziale
– difficoltà di coordinazione motoria, soprattutto fine
– difficoltà di svolgimento di compiti in sequenza.

 

Daniela Lucangeli – L’intelligenza numerica

ERICKSON

Daniela Lucangeli – Breve intervento sulle caratteristiche dei DSA

LibroAID

Daniela Lucangeli – Come potenziare l’intelligenza numerica

TEDxCaFoscari

Daniela Lucangeli – L’intelligenza numerica non è un’utopia – parti 1 2 3 4 5

Circolo Galilei – Mogliano V.

Problematiche nella discalculia e nell’intervento didattico con studenti discalculici alla luce dei risultati di una sperimentazione – parti 1 2 3

ITD-CNR/CTS Genova